DEEP MINDFULNESS
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ORIGINE
La parola Mindfulness può essere tradotta in italiano con “attenta Consapevolezza”.
A sua volta è la traduzione dell’antico termine pali Sati. Sati, Mindfulness e Consapevolezza sono intese come espressioni di un medesimo concetto in tre diverse lingue. Tuttavia mentre Sati è usata prevalentemente in ambito buddhista, Mindfulness e Consapevolezza sono termini che indicano l’applicazione laica dei principi della Sati.
Ma cosa significa esattamente? In realtà la Mindfulness non prevede una definizione precisa di se stessa con l’uso di parole, in quanto simbolismi concepiti dalla mente, ma indica una visione pre-simbolica dei fenomeni nel momento in cui sorgono come pura esperienza di contatto.

LA PURA PRESENZA
Mindfulness può dunque essere riferita alla esperienza della pura presenza.
Quello che si ricerca con tutte le pratiche della Mindfulness è una attitudine da coltivare nella vita: essere presenti in ogni momento in cui viviamo, condizione così difficile da generare con la nostra mente che abitualmente saltella incessantemente dal passato al futuro.
La via della Mindfulness è intesa quindi come un insieme di pratiche che permettono un ricondizionamento della mente per renderla più assorta, riflessiva, ponderata, attenta e quindi presente. Una presenza capace di generare consapevolezza, conoscenza, amorevolezza, compassione, equanimità e saggezza.
La capacità di essere presenti a se stessi è in realtà una delle nostre capacità innate ma, il più delle volte, è usata come una concentrazione in funzione strumentale per ottenere un risultato.
Altra cosa è essere presenti a quello che c’è, così come è in modo radicalmente disinteressato ed è quello che cerchiamo di sperimentare nella Meditazione di Consapevolezza.

LE DUE APPLICAZIONI DELLA MINDFULNESS
La pratica della Meditazione, che è lo strumento fondamentale della Mindfulness, ha degli effetti sorprendenti sul livello di benessere della persona, tanto da essere applicata nel campo sanitario dove alcuni aspetti base della meditazione di consapevolezza sono consigliati per sostenere pazienti con problemi psichici in trattamento o in riabilitazione, o di supporti ai parenti dei malati gravi o terminali: questa è la Mindfulness dei protocolli che ha la finalità di trattare diverse patologie psichiche.
Contemporaneamente la Mindfulness si è diffusa ad altri livelli come pratica personale e di ricerca interiore, in America, in Europa e nell’ultimo decennio anche in Italia dove viene chiamata Deep Mindfulness, pratica a cui si riferisce la nostra Scuola.

LA DEEP MINDFULNESS
La Deep Mindfulness è fondamentalmente un metodo di supporto alla crescita interiore, per aiutare a fronteggiare non solo il disagio fisico e psichico, ma anche l’inquietudine esistenziale, e il bisogno di direzionare e di dare un senso alla propria vita; il metodo insegna ad accettare a vivere pienamente la realtà nella presenza e quindi a scoprire la ricchezza che si dischiude in ogni attimo della nostra esistenza ,che esso sia favorevole o sfavorevole.
Ciò che qualifica la Deep Mindfulness è una consapevolezza che permette di osservare se stessi in un modo totalmente rivoluzionario: la principale causa che produce la sofferenza negli esseri umani è l’identificazione con l’Io o Identità; la pratica della Deep Mindfulness mira da una parte a renderla sana ed equilibrata ma dall’altra a superarla, usandola, senza attaccamento ai suoi condizionamenti, per scoprire nuove possibilità della mente che portano alla pacificazione e alla saggezza.
Il concetto di disidentificazione dall’Ego è una applicazione della psicologia buddhista che invita alla ricerca di una visione chiara, scevra dai condizionamenti della mente, in grado di svelare il modo in cui le cose esistono realmente e quindi la effettiva natura della Realtà. La Deep Mindfulness si ispira quindi agli insegnamenti del Dharma Buddhista che mirano allo sviluppo della saggezza e delle qualità dell’essere, quali l’amore altruistico e la compassione, tuttavia l’approccio è laico e scevro da qualsivoglia connotazione fideistica: vivere in conformità del Dharma significa vivere in armonia ed equilibrio con il mondo e con gli altri.

 

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DEEP MINDFULNESS E YOGA DEI PLESSI PSICHICI
A sostegno del nostro metodo di sviluppo della consapevolezza abbiamo arricchito la Deep Mindfulness con un lavoro sul sistema dei plessi psichici: i sette chakra letti in chiave psicologica costituiscono una straordinaria mappa dell’essere umano attraverso sette aspetti fondamentali: 1°- gli istinti di sopravvivenza, 2°- i desideri dei sensi, 3°- la volontà e l’Io, 4°- l’empatia, 5°- la manifestazione e la relazione, 6°- l’intuizione, 7°- la liberazione della mente.
Nell’ottica specifica dello Yoga Deep Mindfulness l’Uomo è visto come un aggregato di Materia, Energia e Psiche; la Materia è tangibile, la Psiche è intangibile e l’Energia è quella dimensione sottile che le interconnette: ne consegue che la conoscenza e la pratica del livello energetico dei sette plessi psichici coinvolge contemporaneamente sia il corpo che la mente.
Familiarizzare con questa dimensione sottile può diventare un prezioso strumento per chi lavora con le persone, in una dimensione non verbale  in quanto permette:

  1. di fare una diagnosi energetica che può dare indicazioni sul percorso che si vuole far fare al cliente, ad esempio:

– in caso di evidente blocco dei primi tre plessi indagare sul primo livello della mindfulness, più psicologico, e prendere in considerazione l’invio alla psicoterapia;
– in caso di evidente chiusura del chakra del cuore e della comunicazione (quarto e quinto plesso) lavorare sulla dimensione relazionale tipica del secondo livello della mindfulness che lavora sulla liberazione dai condizionamenti;
– in caso di blocchi o di carenze al sesto e al settimo plesso favorire un approccio alla dimensione transpersonale offerto dalle pratiche meditative e contemplative.

  1. di fornire delle pratiche tipiche dello yoga energetico che operano una trasformazione veloce e potente; sono strumenti non verbali che permettono di uscire dalle situazioni di stallo, in cui si trovano spesso i clienti, e che possono essere usati nel corso di una seduta o come pratica personale.
  1. di sostenere il processo di trasformazione mentale che parte dalle Quattro Nobili Verità, coltiva le risorse del cuore e apre gli spazi della disidentificazione dall’Io-Mio verso la dimensione transpersonale.

LA CONCHIGLIA
Il logo della Deep Mindfulness richiama il simbolo della conchiglia che, nella iconografia classica, rappresenta “l’insegnamento del Dharma, che si espande indifferentemente in ogni direzione” per indicare quale sia il modo di interpretare la pratica interiore: intercettare i punti cardine espressi nei tre veleni da cui liberarsi (attaccamento, avversione e ignoranza) e nelle quattro qualità da sviluppare (amorevole gentilezza, gioia compartecipe, compassione e equanimità) per riportarli nella vita e nella esperienza quotidiana e diffondere così quella attitudine all’autenticità, all’etica e alla presenza mentale che sono potenti fattori di miglioramento delle qualità umane e quindi del benessere personale e collettivo.
Ciò che si cerca di sviluppare, attraverso la Deep Mindfulness, non sono solo un metodo e delle competenze ma soprattutto quelle qualità dell’essere che attengono alla relazione con sé stessi e alle relazioni interpersonali.

LA MEDITAZIONE
Al centro della Mindfulness c’è la Meditazione, una pratica che può assumere stili e istruzioni diverse ma che ha sempre la finalità di trasformare la mente; nella Mindfulness le due pratiche più usate, entrambe derivanti da discorsi di Gautama Shakyamuni, sono la Shamatha, meditazione di concentrazione che produce il “calmo dimorare” e la Vipassana, meditazione di osservazione dei quattro fondamenti della consapevolezza (corpo, sensazioni, mente e oggetti mentali) che produce la “visione profonda”.

LE PRINCIPALI ATTITUDINI DELLA MINDFULNESS
– Riportare l’attenzione al corpo, ai processi percettivi, alle cose nella loro essenza di base; accorgendosi in ogni momento di quello che stiamo facendo si interrompono le risposte automatiche e si possono maturare nuove e migliori risposte, in particolare smettere di “reagire” per rispondere consapevolmente. Si tratta di sviluppare una Mente consapevole, fondamentalmente contemplativa, attenta al momento presente, priva di giudizio, priva di interpretazioni da parte della consueta mente operativa.
– Sviluppare una percezione sempre più sottile in grado di osservare con la maggiore ampiezza tutte le sfumature che stiamo sperimentando percettivamente, nel preciso momento in cui le sperimentiamo, rimanendo presenti all’esperienza.
Questa pratica di consapevolezza struttura una profonda comprensione di se stessi e diventa, di fatto, una conoscenza basata sull’esperienza sensoriale che permette di “vedere” chi siamo veramente, al di là delle idee che abbiamo su di noi.
– Riconoscere e vivere a pieno il momento presente che, per sua natura, ha la caratteristica della mutevolezza, è l’unico tempo di cui possiamo avere realmente esperienza. Il passato è ricordo, il futuro è aspettativa, ma solo il presente ci permette di avere una esperienza reale e di comprendere quello che c’è davvero in quel momento. Se siamo nel passato (che non c’è più) o nel futuro (che non c’è ancora) rischiamo di passare la nostra esistenza senza accorgerci della vita che scorre dentro di noi. In questo non saper vivere il presente si celano la maggior parte delle cause della sofferenza umana.
– Sospendere il giudizio: nel muoverci nel mondo, siamo condizionati da pensieri giudicanti che si basano sulle nostre esperienze passate, sulla nostra cultura, sulla nostra conoscenza delle cose: si tratta di una esperienza di vita limitata che non ci fornisce tutte le informazioni necessarie a fare delle buone scelte per il nostro benessere autentico. Sospendere il giudizio significa guardare le cose così come sono e quindi lasciare spazio ad una conoscenza più ampia di noi e del mondo.

Il filo del Sé è un Centro affiliato alla Mindfulness Project, autorizzato ad insegnare la Deep Mindfulness.


La Deep Mindfulness è stata elaborata in Italia dalla Mindfulness Project che è stata la prima associazione in Italia a sviluppare la ricerca e la formazione nel campo della Mindfulness attraverso la sua ultradecennale Scuola di counseling transpersonale, il Mindfulness Compassion Master, il metodo Mindfulness Compassion Experience, e il Mindfulness Education, progetto di prossima realizzazione rivolto agli insegnanti della Scuola.
www.mindproject.com